Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare
la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad
aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o
aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e
con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche
sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo
avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il primo novembre era il giorno dei Santi e non
Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la
Maturità e i pionieri del 3+2.
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo visto Sentieri e i
Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, ma vai a rivederli
adesso, vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorati di Geòrgie e dei suoi
fratelli, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con
Crìstina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una
generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non
avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Ma abbiamo imparato che
cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere
relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo stati le più
giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la
guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc); abbiamo gridato NO NATO, Fuori le
basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di
colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque
altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che
internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Barn, di Clementina e il Piccolo Mugnaio
Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i
film di Bud Spencer e Terence Hill. Ci siamo emozionati con Superman, E.T.
o Indiana Jones. Siamo quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nick Kamen,
e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Babol, ma neanche le Hubba Bubba
erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero
come resto. Siamo la generazione di Crystal Bali ("con Crystal Bali ci puoi
giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di
mattonano, dei Puffi, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimi Ayuara, l'Incredibile
Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Lida, i
Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di
cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e
Shiro alla fine vanno insieme.
L'ultima generazione che ricorda l'Italia Mondiale '82, e ci viene un riso
smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è favorita.
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della
macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
Guardandoci indietro è diffìcile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchine senza cinture, senza seggiolini speciali e senza airbag;
facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe
turistica. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali
con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né
protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli
vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che
raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!
Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi: al limite uno
era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si
è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre
madri sistemavano lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo la Playstation, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari,
computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci
per terra, sporcandoci di tutto. Bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane
dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
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