Ieri sera stavamo "discutendo" a tavola dopo aver sentito l'ennesimo caso di un bambino morto perchè dimenticato in macchina dal padre che era convito di essere già passato all'asilo...
Com'è possibile?
Siamo degli automi che facciamo tutti i giorni le stesse identiche cose?
Non ci accorgiamo più di quello che sta accadendo intorno?
Siamo tutti mezzi esauriti da pensieri, preoccupazioni, e problemi?
Sarà ma io non mi sono mai dimenticata di far scendere Valentina lasciandola chiusa in macchina sotto il sole cocente del'piazzale ARv...adesso che ci penso però...
4 commenti:
Credo che Valentina sarebbe in grado di uscire comunque dalla macchina e tirarti un cartone in faccia....Siceramente faccio anch'io fatica a capire come si possa dimenticare un figlio in macchina, posso solo immaginare il dolore di quelle mamme che non hanno potuto fare nulla per salvare i loro bambini. Sarà che Clara fa sempre casino, quindi non potrei dimenticarla da nessuna parte. Dovremmo pensare un po' meno e goderci un po' di più la vita...diventerebbe tutto più semplice. Buona giornata Anna
Anch'io correvo, dalla mattina alle 7.30 qaundo uscivo di casa fino alla sera quando rientravo......... le 7.30 le 8.....questo fino a due mesi fa poi mi sono detta ma che vita faccio!!??!...... i soldi che non bastano mai a fine mese, il mutuo da pagare la spesa sempre piu' cara....ecco perchè facciamo sempre le corse. Perchè le esigenze sono sempre maggiori ed un lavoro solo non basta, ma tutto questo gran corrrere ti aliena, ti fa comportare come un automa e la mente corre sempre con l'orologio in bella mostra, l'ansia, oddio faccio tardi!!!! Poi guardando mia figlia Valentina mi sono detta"cavolo è già grande, 18 anni, ma sono davvero sicura che non ha piu' bisogno della mia presenza?" Allora ho allentato i lavori extra, torno a casa prima, mi fermo a parlare con lei, vado a correre tra i meravigliosi sentieri delle mie zone, sono piu' presente, cerco di far sentire la mia presenza. Sono giusto due mesi che arrivo strozzata a fine mese ma ne vale la pena. I soldi vanno e vengono ma il bene rimane per sempre.
Mi si stringe il cuore a pensare a quelle creaturine morte per tutta questa alienazione, è terribile ma davvero stiamo diventando adepti di un sistema di vita assurdo. Il mio pensiero non può non andare anche ai genitori che hanno perso i loro figli in maniera davvero assurda e terribile; il loro rimorso non avrà mai fine.
Credo sia questo il motivo di queste dimenticanze, il gran correre che facciamo. Ma dove corriamo poi?
Raffaella
Ciao a tutti,
Barbara, nonostante i suoi Assoli, lancia sempre riflessioni interessanti. Condivido i suoi pensieri e quelli di chi ha commmentato. Dopo il primo episodio se ne sono verificati almeno altri due (una news l'ho vista sul bugiardino locale pavese) per fortuna in alcuni casi non con esito fatale per il bambino/i bambini coinvolti. Raf ha ragione, viviamo spesso come automi e il tempo non ci basta mai e sfugge lasciandoci l'amaro in bocca, tanta stanchezza, mille preoccupazioni. Sicuro ai tempi dei nostri nonnni le cose non erano così. Soldi pochi, ma più solidarietà, così che nella maggior parte dei casi, anche chi era ancora più povero, un tozzo di pane da mettere in bocca ce lo aveva. Era una vita più scandita dai ritmi naturali e invece ora la Natura si ribella, perchè per arrivare prima ovunque, abbiamo sventrato gli ecosistemi. Meditiamo gente, meditiamo...Ci sono ancora cose belle e positive di cui vantarci in questo Paese, credo di sì, ma bisogna sforzarsi un po' per riuscire a vederle e, sopratutto, poi, promuoverle.
Buona giornata a tutti
Napo
Grazie per i vostri commenti...
purtroppo credo che il problema si riduca al fatto che non abbiamo il tempo per goderci le cose belle della vita
e questo provoca immani tragedie come quelle che coinvolgono questi piccoli bambini
Bisogna tornare a sapersi godere la vita, gioire delle piccole cose, dei piccoli gesti e delle grandi emozioni!
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