Oggi 30 novembre festa della Toscana...dedicata a una fiorentina doc...
Florentia
Sei, Firenze, la mia città natale,
detta Florentia, da remota altezza,
che al mondo hai sciolto il nodo universale
dei parametri d’umana bellezza.
In veste di cittadino globale
rifletto, sulla via della vecchiezza,
certo che la mia anima ha arricchita
viver tra le tue mura la mia vita.
D’ingegno umano la vista è nutrita
in mezzo ai monumenti ed ai decori,
negli interni la volontà è rapita
negli affreschi dai nitidi colori.
Non s’è ricchezza nel tempo smarrita
e son raccolti nei musei i tesori
che alla cittadinanza fiorentina
affidò l’Elettrice Palatina.
Le sono grato: ricca è la vetrina
degli avi che ne fecero la storia.
Diversa è nel presente la dottrina.
Prima all’arte affidavano lor gloria,
ora ti usano come una latrina,
di te fan merce con spocchiosa boria.
Quelli ci hanno lasciato il tondo Doni,
questi intasan le vie con i gipponi.
Oggi han nome Ligresti, Biagi e Cioni,
non dormon nelle celle di San Marco,
ti guardano bottino da predoni,
non lascian nulla, fosse solo un parco.
Son sottosopra da molte stagioni
le vie, sempre ingolfate e senza varco.
Non so se riuscirò in vita mia
a veder circolar la tramvia.
Penso sempre rasenti la follia
spostarmi ovunque con la bicicletta
tra buche e toppe sparse per la via
immettendo ai polmoni aria infetta.
Nel fare il mio bilancio tuttavia
la mia sentenza è chiara, salda e netta:
sono felice e ringrazio il destino
d’avermi fatto nascer fiorentino.
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