31 marzo 2011

FUNERALE...

NO...NON E' MORTO UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
O UN MONARCA...
E' SOLO MORTA LA MOGLIE DI UN BOSS
CAMORRISTA A NAPOLI...

29 marzo 2011

GRANDE BELTRA

Il Garlasco vince e raggiunge la vetta
Il ragazzi di Maggi superano l'Assago con due reti nella ripresa



GARLASCO.Il Garlasco vince e torna capolista appaiata alla Suardese in un girone G di Promozione che parla sempre più lomellino. Un successo conquistato nella parte conclusiva di gara per la formazione di Paolo Maggi. Partita difficile quella con l'Assago e i padroni di casa l'affrontano comunque disputando un primo tempo positivo sul piano del gioco e dell'impegno, non altrettanto concreto in fase conclusiva. E al 45' per poco l'Assago non trova il gol con Zuccola che colpisce il palo con un tiro da fuori area. Per vedere un gol bisogna aspettare il 27' della ripresa quando il Garlasco passa in vantaggio: corner di Ventrice e Beltrami con un perfetto colpo di testa sul secondo palo supera tutti per l'1-0. Ancora sugli sviluppi di un calcio d'angolo al 40' arriva il raddoppio dei lomellini: angolo di Beltrami e incornata vincente di Magli per il definitivo 2-0. Finisce quindi nel migliore dei modi la giornata per il Garlasco che sfruttando il fattore campo aveva l'obbligo di vincere e nel dopopartita arriva anche la notizia della sconfitta del Corbetta che abdica in un campionato che rimane apertissimo. A cinque giornate dal termine ormai si profila una corsa a tre con il Garlasco che continua a voler dire la sua con Suardese e Corbetta. Da capolista la squadra di Paolo Maggi avrà subito un test difficile a Settimo Milanese contro un avversario sconfitto ieri dalla Ticinum. Garlasco: 2 - Assago: 0 GARLASCO: Falzoni, Maestri, Lozio, Casagrande (Schiavetta 23's.t.), Maglia, Barbieri, Ventrice (Francia 38's.t), Beltrami, Farina, Cinquetti, R.Maggi (Marengo 43's.t.). A disp. Brunacci, Arrigoni, Carpi, Bergometti. All.P. Maggi. ASSAGO: Menescardi, Zuccola (Lombardi al 38's.t.), Bau, Colombo, Viola, Lasagni, Franchi (Bassi 30's.t.), Bovino, Trovato, Loffredo, Italia. All. Antonini. RETI: Beltrami 27' s.t Magli 40' s.t

Foto compleanno

Ed ecco alcune foto del compleanno...
la magnifica torta

I simpatici invitati





La finta festeggiata


Quella vera

FOTO DEI MAGNANI

Ecco qualche foto della Festa dei Magnani...
Produzione cesti in vimini

Purtroppo sono foto di inizio festa, perchè poi si è scatenata la folla e non sono più
riuscita ad uscire dallo Stand...


Altre bancarelle


Leccornie dolci

Bastoni di produttore locale

28 marzo 2011

Compleanno

Bellissima serata di festa sabato sera
chiacchiere, risate, mercante in fiera e paella a sfare!!!
Metterò qualche foto dei protagonisti...(spero di riuscire a caricarle stasera insieme a quelle della festa dei Magnani).
Ottimo risultato per la ricetta che mi ha passato la Nena della Paella...che io ho abbinato a una sfavillante SANGRIA...
Veramente un bellissimo modo per festeggiare il compleanno...mancavano solo i Besaratti!!!

25 marzo 2011

BUON WE

Ciao ragazzi e ragazze...
ci sentiamo lunedì...
domani sera festeggio il mio compleanno...
quindi stasera spesa e domani cuciniamo per 19 persone...AUGURI!!!

NOTIZIONA FIAT

Pare portino la sede negli Usa...e i nostri fondi statali?
La fierezza di essere una Azienda Italiana?
Ma andate a cagare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

n.b. scusate ma non potevo evitarlo

Sondaggio

Nuovo sondaggio...

24 marzo 2011

LIBIA

MAH...
NON SO COSA PENSARE DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN LIBIA....
A NS DISCOLPA DEVO DIRE CHE ABBIAMO FATTO DEI CONTRATTI "CORRETTI" CON IL FULMINE DI GHEDDAFI E CHE NONOSTANTE GLI AVESSIMO DOVUTO BACIARE LE CHIAPPE ALLA FINE CREDO NE FOSSE VALSA LA PENA...
MENO IMMIGRATI...PIU' CONTRATTI PER AZIENDE ITALIANE...SFRUTTAMENTO DI GAS...
L'ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA PERO' E' CHE ERA E SARA' SEMPRE UN DITTATORE...SEMBRAVA SOLO FOLCLORE...UN PIRLA CHE VIVE IN UNA TENDA E SI ATTEGGIA A GRAN GENIO DEL REAME E INVECE...
E' SALTATO FUORI CHE IN LIBIA FACEVA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO...
NON SO BENE QUALI ATTI CONTRO L'UMANITA' ABBIA COMPIUTO SULLA POPOLAZIONE LIBICA SICURAMENTE SI E' ARRICCHITO ALLE SPALLE DI UNA POPOLAZIONE RIDOTTA ALLA FAME.
...ORA PERO'...
E' LA FRANCIA CHE FOMENTA GLI INSORTI PER ARRIVARE AI GIACIMENTI PETROFILERI?
O SONO INVECE GLI INTEGRALISTI ISLAMICI CHE VOGLIONO METTERE IL NASO NEL MEDITERRANEO?
UN'ALTRA RIFLESSIONE...
E' POSSIBILE TROVARE UN PUNTO DI MEDIAZIONE CON UN DITTATORE?
AVREMMO DOVUTO RESTARE FUORI DA QUESTA "GUERRA"...
PERCHE' TRA TUTTI GLI STATI CHE COMPONGONO L' EUROPA LIBERTARIA E MORALMENTE ATTENTA ALEL NECESSITA' DEGLI IMMIGRATI...SIAMO SEMPRE E SOLO NOI I POVERI PIRLA CHE LI DEVONO ACCOGLIERE?
LAMPEDUSA...IO DICO CI SONO PIU' IMMIGRATI CHE ABITANTI...AGLI INSORTI LIBICI LE ARMI SONO FORNITE DAI FRANCESI...AGLI ABITANTI DI LAMPEDUSA? PRIMA O POI ESPLODONO!!! E SINCERAMENTE NON RIESCO A DAR LORO TORTO...
VOI CHE NE PENSATE?

23 marzo 2011

Grazie

In attesa delle foto della festa dei magnani...
volevo ringraziare i tantissimi auguri che mi sono arrivati ieri per il mio 28 esimo compleanno 
Grazie a tutti!!!

22 marzo 2011

FESTA DEI MAGNANI

Grande successo alla festa dei magnani di Badia
parecchia gente, bellissima giornata di sole anche se con un vento gelido
abbiamo venduto tutto quello che era stato preparato...dolce e salato...domani pubblico le foto

18 marzo 2011

17 Marzo

Allora com'è andata avete festeggiato?...
Noi avevamo qui la Napo da Pavia

e insieme abbiamo condiviso un menù tricolore
a cominciare dall'antipasto...



Il contorno...









e poi il dolce

16 marzo 2011

FESTA DEL PAPA'


SE LO VEDETE IN GIRO SABATO
FATEGLI GLI AUGURI
E' LA SUA PRIMA
FESTA DEL PAPA'!!!!!!!!!!!

I SAVOIA...IL SEGUITO

“Così il vero Vittorio Emanuele II diventò Fausto a Castiglioni”.


Ribattezzato dopo il rogo e affidato a patrizi della zona. Ecco le carte.


Le carte Il documento che attesta l’esistenza di quel Fausto dietro al quale si sarebbe celata l’identità del vero Vittorio Emanuele II


“… Fausto fu portato a questo Spedale di Castiglioni alle ore 12 della mezza notte passata e fu battezzato alle 9 della mattina suddetta da me Giovanni Fabbrini parroco, comare Flavia Bernardi di Castiglioni…”. Poche frasi, scritte con la penna a inchiostro nel registro dei battezzati dell’anno 1820, a Castiglion Fiorentino. La data è il 30 marzo. E il sospetto è che dietro a quel Fausto non ci fosse un “trovatello” qualsiasi, uno dei tanti “gettatelli” figli del peccato di cui liberarsi. Forse era proprio il figlio primogenito di Carlo Alberto di Savoia Carignano e di Maria Teresa d’Asburgo Lorena, come sostiene una clamorosa teoria ora al vaglio degli studiosi. Un’autentica rivoluzione, qualora venisse dimostrata, nella storia dei Savoia e d’Italia. Il “nostro” Fausto, dunque, altri non era che il vero Vittorio Emanuele II, il bambino sopravvissuto al terribile incendio della culla, a Firenze. Rimasto seriamente ustionato e quindi divenuto “ingombrante”. Non più all’altezza di sostituire un giorno suo padre Carlo Alberto, a quel tempo impegnatissimo a scalare il trono del Regno di Sardegna. Che poi ottenne, passando alla storia come il re dello Statuto. Il Corriere di Arezzo , dopo aver dato notizia del clamoroso caso, si è mosso sulle tracce del vero Vittorio Emanuele II, o presunto tale. E abbiamo trovato la carta che sta all’inizio di tutto. E’ il documento che attesta l’esistenza di Fausto, il capostipite di una stirpe parallela a quella ufficiale dei Savoia. Solo il Dna potrà dire se si tratta di fantasie o realtà. Se davvero ci fu una diabolica macchinazione ordita dalla casa reale e dal granducato (Maria Teresa era figlia di Ferdinando III) in nome della ragion di Stato. I discendenti di Fausto hanno ricostruito tutti i passaggi successivi della vita di Fausto: l’affidamento del bambino a famiglie patrizie della zona, l’educazione, il matrimonio, i cinque figli, il trasferimento ad Arezzo e il radicamento nella città. Le spoglie mortali di Fausto giacciono in terra aretina. Basterà confrontare il patrimonio genetico con quello di Carlo Alberto e della regina e poi con quello dei discendenti di oggi. I documenti acquisiti fin qui sono blindati da una cortina di riservatezza e di prudenza. Il terreno è scivoloso e minato. La ricostruzione dei fatti, però, è suggestiva. Si immagina il buio della notte e una carrozza che arriva da Firenze in Valdichiana. I cavalli che si fermano davanti all’ospedale di Castiglion Fiorentino, quello in piazza Sant’Agostino, che oggi non è più ospedale. Gli incaricati scendono con un fagotto in braccio. E quel fagotto è un bambino. Probabilmente non passano dalla “ruota”, quella dove vengono lasciati i gettatelli. O forse sì. Le mani esperte dei sanitari prendono in cura il bambino, che presenta ustioni in varie parti del corpo, anche al viso. Il mattino dopo, perché il piccolo potrebbe morire, c’è subito il battesimo. Con il nuovo nome, Fausto. A sottolineare lo scampato pericolo delle fiamme. Sopravviverà, il piccolo. In salute. Anche se, si sospetta oggi, a quel bambino spettava il trono

NUCLEARE...SI O NO?

Con le ultime vicissitudini drammatiche del Giappone torna alla ribalta il problema...
da che parte stare?
- Il nucleare è molto pericoloso ma per questo motivo le centrali hanno un livello di sicurezza molto alto...certo se succede qualcosa (anche ogni 100 anni) la catastrofe è aòòe porte perchè anche solo una perdita di radiazioni uccide.
- Proteggere l'Italia dal rischio nucleare?...ok...ma come facciamo con le centrali che abbiamo a 120 km dai nostri confini? E' meglio morire per mano di altri?
- L'Albania tempo fa si era offerta di dare il proprio territorio per la costruzione di centrali nucleari Italiane oltre confine...su questo farei due riflessioni...se succede qualcosa in Albania...quanto ci mette la nube ad arrivare in Italia? Ci si può fidare della competenza degli Albanesi? 
- Con tutti i cervelli d'eccellenza che scappano all'estero non saremmo in grado di fare un buon lavoro? Certo non con quei quattro coglioni che lavorano alla Fiat e che invece di lavorare guardavano la partita della Nazionale pretendendo anche di avere ragione!!!
- Le energie alternative che sono veramente tante (oltre al fotovoltaico, le biomasse, gli oli combustibili, le pale eoliche, ecc.) il Giampy (mio fratello) vi potrebbe aprire un nuovo mondo...come mai non vengono sfruttate? Vi faccio un esempio...mi sono informata...se uno volesse mettere i pannelli fotovoltaici...non riuscirebbe ad ammortizzarne il costo prima di doverli cambiare...
Questo per dire che non è così che si incentiva l'utilizzo di forme energetiche alternative...
Voi cosa ne pensate?

15 marzo 2011

150 anni

ITALIA 150: CAMERA COMM. MILANO FINANZIO' SEGRETAMENTE I "MILLE"

Il mondo imprenditoriale e borghese milanese finanzio', attraverso la Camera di commercio, Garibaldi e la spedizione dei Mille. Lo rivelano due documenti "segreti" contenuti nell'archivio storico dell'ente: il primo, un manoscritto del 24 gennaio del 1860, secretato, parla di uno stanziamento di circa 70mila lire dell'epoca per acquistare dei fucili da dare ai garibaldini, mentre il secondo, dell'anno precedente, apriva una sottoscrizione per ricevere le offerte dei negozianti che volessero finanziare la spedizione. "La Camera di commercio, con un'archivio storico che conserva circa 30mila documenti (dal 1299 al 1920), e' un punto di riferimento istituzionale per il recupero e la valorizzazione della memoria storica dell'economia milanese. In questi giorni e' di grande importanza ritrovare le radici e le motivazioni dell'Unita' nazionale", ha commentato Diana Bracco, vicepresidente della Camera di Commercio

Colpo di scema...SCENA!

“Il vero Vittorio Emanuele II era di Arezzo ed è sepolto qui”.



Ipotesi al vaglio : il figlio di Carlo Alberto fu sostituito in culla.


AREZZO
Non si somigliavano

Il vero Vittorio Emanuele II era "aretino" e non ha mai portato la corona. Sì, il figlio primogenito di Carlo Alberto Savoia Carignano e di Maria Teresa d’Asburgo Lorena è vissuto qui, e qui ha generato cinque figli dando vita ad una costola mai riconosciuta della stirpe sabauda, che dura ancor oggi. L' "altro" Vittorio Emanuele II, il primo Re d'Italia, “il Re galantuomo”, quello dei libri di storia, con i baffoni, quello dell'Incontro di Teano e delle scappatelle con "la bella Rosina", in realtà non sarebbe stato il figlio naturale della coppia reale: venne adottato per necessità dopo un incendio che aveva divorato la culla con il principino ancora piccolo. Il nuovo bebè fu acquistato da un macellaio di Firenze per essere allevato e consegnato al regno. Mentre il bebè ustionato venne allontanato e portato ad Arezzo. Fantastoria? Non proprio. E' ciò che riemerge da polverosi documenti d'archivio, memorie familiari coperte per decenni dal silenzio. Un sospetto che può sfociare in una clamorosa operazione di riconoscimento. E la prova regina, in questi casi, può darla solo e soltanto il test del Dna. L'inizio del giallo reale si colloca tra il 1820 e il 1822 a Firenze. Con un incendio. Carlo Alberto e la moglie Maria Teresa, figlia del Granduca Ferdinando, erano in visita a Firenze col loro figlio. Una candela provocò le fiamme nella camera dove dormiva il bambino. Che rimase vittima del rogo. Il piccolo sarebbe stato sostituito col figliolo del popolano fiorentino Maciacca. Questo episodio, per quanto nebuloso, è già noto e oggetto di varie pubblicazioni. Tra gli stessi ministri dell'epoca in cui Vittorio Emanuele II era re, tra cui lo stesso Cavour, la questione delle origini “non pure” del sovrano, era nota. A Firenze, poi, il macellaio padre del pargoletto prescelto diventò improvvisamente ricchissimo. Ma non è tutto: Vittorio Emanuele II non assomigliava per niente al babbo, nella statura alta e nel carattere, e neanche al fratello Ferdinando, che nacque dopo. Il primo sovrano dell’Italia unita era basso e tarchiato. Fin qui, comunque, nulla di nuovo. Anche se la storia ufficiale non si è mai presa la briga di verificare o ufficializzare l'accaduto. La cosa inedita, dirompente, che finora nessuno ha mai sollevato, è che il bambino vittima del rogo, il vero Vittorio Emanuele II, non sarebbe affatto morto nelle fiamme. Ustionato, pur gravissimo, venne affidato ad un ospedale che doveva essere lontano da Firenze. Fu scelta la Valdichiana aretina. Poi è cresciuto, si è sposato, ha avuto figli. Dove? Ad Arezzo. Al bimbo fu sostituito il nome, per ovvie ragioni. Fausto. E da lì è scaturita una stirpe che oggi, a distanza di 150 anni dall'Unità d'Italia e a 190 da quei fatti, potrebbe rivoluzionare d'un colpo capitoli di storia e l'albero genealogico dei Savoia, che dopo quell'incendio fu irrobustito e innervato di sangue reale con unioni scelte ad hoc: Vittorio Emanuele II sposò una Asburgo Lorena e Umberto I Margherita di Savoia. Poi, per recuperare la “statura” di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele III si è unito a Elena principessa reale del Montenegro. Il giallo reale, manco a dirlo, è blindatissimo. La materia è delicata e per questo i discendenti del presunto ramo sabaudo autentico si stanno muovendo con la massima discrezione e prudenza. Da quel che si sa, il bambino sopravvissuto alle fiamme, nei primi anni di vita sarebbe stato seguito e monitorato a distanza, dalla Casa Reale e dal Granducato. Venne affidato a famiglie patrizie tra la Valdichiana e Arezzo. Prese moglie ed ebbe dei figli. Cinque. Poco alla volta la sua discendenza si è introdotta in Arezzo. Sempre tenuta sotto un’invisibile ala protettrice. Le generazioni che si sono susseguite hanno mantenuto fede al silenzio. Dagli inizi del Novecento i discendenti in linea diretta hanno lasciato la città, sebbene vengano spesso ad Arezzo proprio per riannodare le radici e ricomporre le tessere del mosaico storico. Ora si controllano carte, si incrociano date, in vista della comparazione del patrimonio genetico. Si devono mettere a confronto il dna dei genitori, quello dell'aretino Fausto (che è sepolto in terra aretina) e il patrimonio genetico dei suoi ultimi discendenti. Il giallo reale entra nel vivo

1° meseversario

Tanti auguri alla piccola Alessia

...per il suo primo meseversario

14 marzo 2011

Ricordi del passato

Io e la Napo stavano rimembrando i tempi che furono
e stavamo dicendo che ci sono persone nel passato che ti ricorderai tutta la vita
per qualcosa che ti hanno fatto o detto.
Noi per esempio stavamo ricordando la professoressa Tentoni di francese del liceo
e abbiamo scoperto di ricordare particolari molto dettagliati
tipo le mani lunghe e i polpastrelli piatti, migliaia di braccialetti, cose del genere...
a voi chi è rimasto impresso nella mente?

CURIOSITA'

“Quella Maddalena è l’immagine dell’Italia”.



Il parroco del Duomo è il custode del capolavoro di Piero, primo riferimento al Tricolore. Don Alvaro: il suo volto è bello e fiero, un po’ come il nostro Paese.


Cronaca13.03.2011indietroLa Maddalena L’opera di Piero della Francesca è conservata nel Duomo di Arezzo


AREZZO (m.a.) - C’è la firma di Piero della Francesca sul primo Tricolore d’Italia. Il bianco, il rosso e il verde - come “scoperto” ieri dal Corriere di Arezzo - prendono forma, insieme, per la prima volta nella storia, nella Maddalena che il grande maestro biturgense dipinse in Duomo. La bandiera italiana è quindi “nata” ad Arezzo. Con buona pace del Giorgione che dipinse con gli stessi colori - ma cinquant’anni dopo - la Madonna nella celebre Pala di Castelfranco. Un “tesoro” inatteso per la città che può simbolicamente appuntare sul proprio petto questa particolarissima primogenitura in vista delle prossime celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E don Alvaro Bardelli, parroco della Cattedrale e in un certo senso custode di questo proto-tricolore, che ne pensa? “Beh, tutto questo è motivo di grande soddisfazione - sorride - soprattutto perché così tutti potranno riscoprire un’opera d’arte che è un po’ finita nel dimenticatoio”. Don Alvaro non si ferma: “L’azzurro del cielo è sfumato, l’aureola d’oro è invece sparita del tutto...” Che forse quel capolavoro di Piero della Francesca - viste le prossime celebrazioni - abbia bisogno di una ritinteggiatura... “Non scherziamo neanche” ci ride su don Alvaro, rammentando che proprio sulla Maddalena Gabriele D’Annunzio scrisse una poesia. “E’ un’opera particolare - sottolinea il parroco della Cattedrale di Arezzo - e, a pensarci bene, in qualche modo è anche un ritratto dell’Italia: quel volto di donna è bello e fiero, un po’ come sa essere il nostro Paese. E perché no, guardiamo a quel volto con fiducia, una sorta di augurio all’Italia”. Uno sguardo, quello della Maddalena, che Piero della Francesca dipinse sicuramente mentre stava lavorando al ciclo della Leggenda della Vera Croce, come ha spiegato ieri proprio sul Corriere Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e massimo studioso del grande biturgense: “Risale dunque agli anni Cinquanta del 1400. Il bianco è il simbolo della purezza di Maddalena, una purezza per la verità conquistata; il verde è il simbolo della speranza che infonde la Maddalena; il rosso della sua carità”. Il primo tricolore, in pittura, nasce così. Prima c’era stato Dante Alighieri che aveva cantato la sua Beatrice vestita di bianco, rosso e verde. Ma quella era poesia. Piero il tricolore invece lo dipinse. Nel Duomo di Arezzo

11 marzo 2011

Idee geniali

siae nuovo presidente ha 90 anni
Probabilmente non lo conosce nessuno di voi...neanch'io a dire la verità...comunque
si chiama Gian Luigi Rondi...è stato eletto presidente della SIAE ovvero la Società Italiana degli Autori ed Editori, che è un ente pubblico costituito per la protezione dei diritti d’autore. Musica, libri, cinema e così via.
L’ente dunque che in Italia controlla e regola la musica e il cinema, la struttura che dovrebbe avere l’intelligenza e la progettualità per lanciare nuove strategie rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie e, soprattutto, agevolare la produzione di opere nuove.
Dare una mano ai giovani artisti, per farla molto semplice.
Ecco...quest'uomo, che è sicuramente in gamba, è nato nel 1921, ha la bellezza di 90 anni...sicuramente ha esperienza da vendere...ma siamo proprio sicuri che possa dare uno "slancio"?

Giappone

Ho appena visto le immagini su internet del terremoto con lo spaventoso tzunami che si è creato.
L'acqua a me fa ancora più paura del fuoco, ha una forza inarrestabile e dalle immagini si vede benissimo che non c'è via di fuga.
La cosa sorprendente è che il terremoto ha avuto un'intensità molto superiore a quello che ha colpito la zona de L'Aquila, eppure i danni alle strutture sono stati decisamente molto più limitati.
Un italiano che si trovava in Giappone ha detto di aver visto i giapponesi organizzatissimi, uscire dai palazzi con caschetto e valigetta mentre il terremoto era ancora in corso.

Informazione di Servizio

I due piccioncini
Silva & Giò
sono partiti stamani all'alba
per Roma...
...ci sarà il rischio che tornino in tre?
Cani e gatti abbandonati a Roma ce ne sono un casino!!!
Buon Week end!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

10 marzo 2011

Idea Carina

Articolo trovato su Repubblica.it...credo sia un'idea carina per tutte le età...

STORIE LOCALI"Piccoli" eroi locali
così è nata l'ItaliaChi sono i protagonisti del nostro Risorgimento? Chi erano i giovani che scelsero di agire? Ricerca e scrivi la storia dei tanti che combatterono nella tua città o nel tuo paese di allora
di GUIDO CRAINZ*

TEMA: Nelle città e nei paesi, nelle piazze e nei parchi, ci sono migliaia di targhe che ricordano un nome, una storia. Di chi ha lottato per fare nascere l’Italia. Perché il nostro Paese non è nato solo grazie agli eroi conosciuti da tutti. Cerca una targa, una storia, un nome nel tuo paese e nelle tua città. E raccontala a Repubblica Scuola. Ai migliori, l’enciclopedia sul Risorgimento. Ecco l’invito a voi studenti-reporter scritto da Guido Crainz, docente universitario di storia contemporanea.

NON comprendiamo nessuna fase della storia se non sappiamo vedere in essa il confluire di moltissimi percorsi individuali: un’infinità di scelte, passioni, idee. E non “vediamo” davvero quei percorsi senza capire dove si svolgono: in quale terra, ma anche in quale clima culturale.

Il nostro Risorgimento muove le mosse nell’Europa del primo Ottocento: un’Europa che mostra quasi ovunque una gioventù attraversata da inquietudini e ribellioni, insofferente nei confronti degli assetti statali, delle istituzioni, delle culture dominanti. Sono inquietudini più o meno profonde e diffuse: talora sembrano dilagare come un fiume in piena, talora sono più nascoste o sotterranee.

Non vi è nulla di scontato in questo. Già il delinearsi di un mondo giovanile come mondo a sé, e come protagonista, è una vera novità. E non è “normale” neppure una ribellione che nasce non dalla fame e dalla miseria ma dalle idee. Sono le idee di nazione e di patria, di indipendenza dallo straniero, di libertà, di dignità, di sacrificio per il bene comune. Dove nascevano quelle idee?

E’ importante capire cosa rappresentavano per le migliaia e migliaia di giovani che rinunciavano a una tranquilla sicurezza e sceglievano di agire, accettando il rischio della prigione e dell’esilio. Più ancora: accettando il rischio di perder la vita e quello, ancor più grave, di toglierla ad altri.

Non bisogna mai dimenticare che quelle idee erano innanzitutto idee da scoprire: non imparate per obbligo, a scuola o in famiglia. Nascevano da letture individuali e da discussioni, dagli stimoli che venivano dalle associazioni segrete o dall’esperienza di altri paesi. Ed erano alimentate da una forte insofferenza morale per “lo stato di cose presente”, dal rifiuto del dispotismo e del conformismo.

Può essere davvero affascinante un viaggio volto a riscoprire quelle scelte, quelle emozioni, quei sentimenti in ogni città e paese dell’Italia di allora. Volto a ricostruire il loro incarnarsi in uomini e donne, talora poco più che ragazzi e ragazze. Volto a capire, anche, che segno lasciarono in quella generazione. Buon viaggio a tutti.

09 marzo 2011

17 MARZO

Ormai ci stiamo avvicinando al 17 Marzo Festa dell'Unità d'Italia...tu cosa farai?
Esponi il tricolore?
Rispondi al sondaggio

08 marzo 2011

8 Marzo

Nell’incanto del tuo esserci

Nel silenzio del tuo sentire


Nell’emozione della tua presenza


Sei ogni giorno, non solo oggi,


meravigliosamente DONNA




[a.pianura]

07 marzo 2011

Festa della Donna

domani è la festa della Donna, uso la maiuscola perchè essere Donna è importante e bello, meraviglioso. Femmine come quelle appena descritte nell'articolo mi fanno tenerezza da una parte e mi riempiono di rabbia dall'altra...ma tutte le generazioni che si sono susseguite negli ultimi cento anni non hanno insegnato nulla?? Sento parlare molte mie coetanee di andare a passare la serata in vari locali della zona dove non mancherà ...l'immancabile...spogliarello maschile. Ma capitemi bene non volgio fare la moralista, ma preferisco pensare proprio in quest'occasione che ci vede protagoniste a mia Madre che ha ottenuto tutto ciò che si era prefissa con immani sacrifici, a mia nonna che è sopravvisuta a mille pericoli e cose brutte e che nel suo 100° compleanno sorrideva come una bambina, alle mie figlie che hanno spostato i confini della mia vita, alla mia Barbarina che è la colonna della mia vita!!! Alle mie Amiche Nena, Francesca , Susanna e Giovanna vecchie e nuove Amiche senza le quali sarei davvero povera. A Sonia un'amica persa per strada. E poi ancora grandi donne, che hanno sfidato capi di stato e generali come Oriana Fallaci, donne che hanno fatto scoperte mediche importanti come Marie Curie, donne che ci hanno lasciate ammirate solo con il loro fascino come Marilyn Monroe, oppure a Giuni Russo che riusciva a fare il verso dei gabbiani con la sua meravilgiosa voce. Ricordate? E tante, ma tante altre donne ordinarie che ogni giorno per tutta la vita si occupano della loro famiglia senza stancarsi mai. A tutte loro un bacio. Raffaella.

Aforisma

Non ho alcun dubbio che ho meritato i miei nemici, ma non sono sicuro di aver meritato i miei amici.

Walt Whitman


Buona settimana

04 marzo 2011

Ci ha lasciati un Signore

E‘ morto Carlo Gelmini il re del gorgonzola






4/3/2011 - Si svolgono oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa di Besate i funerali di Carlo Gelmini, 68 anni, morto mercoledì sera per le complicazioni derivanti da una broncopolmonite. Il re del gorgonzola, fondatore del Caseificio Gelmini fiore all’occhiello di Besate e di tutta la produzione casearia della zona, era in attività con i figli Marco e Chiara di 32 e 29 anni, che da oggi tengono le redini del caseificio.
Negli anni ‘50 era stato l’artefice della nascita di quella che oggi è un’azienda conosciuta a livello internazionale, che esporta in tutto il mondo e che impiega 35 dipendenti. Gelmini è attualmente in terzo produttore di gorgonzola in Italia.
Carlo Gelmini aveva raccolto gli insegnamenti e fatto suo il lavoro svolto già dai genitori che lavoravano il formaggio, ma è con lui che si è compiuto quel salto qualitativo che ha fatto nascere il caseificio. Inizialmente situato nel centro del paese, dal 1997 si è trasferito in via Papa Giovanni XXIII nei moderni capannoni, struttura all’avanguardia nella stagionatura del formaggio gorgonzola DOP.
Carlo Gelmini, oltre ai figli, lascia la moglie, signora Giuliana.

Questi colori potrebbero sembrare irriverenti, ma sono i colori originari della squadra del Besate di cui lui è stato Presidente per anni...
Arrivederci

Partita movimentata

Argentina: rissa furibonda



L'arbitro ne espelle 36


Record di espulsi in un incontro della quinta divisione argentina. Dopo un violento parapiglia tra giocatori al termine di Claypole-Victoriano Arenas, l’arbitro butta fuori tutti i titolari e le riserve di entrambe le squadre. Ma dopo aver visionato le immagini, il Tribunale Sportivo decide di punirne solo 7 “per consentire il regolare svolgimento del torneo".
 
Sembra una delle partite dei tempi d'oro del Besate...

ecco il link se volete legegre tutto quello che è successo
http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/04-03-2011/argentina-rissa-furibonda--80359953396.shtml

Ruby Rubacuori

...ho letto stamattina che la Zoccola...(tanto lo è per sua ammissione quindi non è un insulto) di Ruby
ha partecipato al ballo delle debuttanti a Vienna con un rincoglionito di 71 anni (anche questo è palese) magnate e forse anche magnaccia del Calcestruzzo (che tra l'altro ha come fidanzata una 21 enne), noto per partecipare sempre a queste manifestazioni con Starlette di ogni nazionalità...qualcuno glielo avrà spiegato che la signorina Ruby non è una starletta bensì una escort??? 

03 marzo 2011

Barzelletta per tirare su il morale...

Un cieco ha una voglia matta di fare sesso, e stressa tutti gli  amici,
 i vicini di casa, i colleghi di lavoro con le frasi tipo:
 "Voglio una donna, voglio fare sesso..."
 Uno degli amici, stanco di questo assillo giornaliero, si impegna con
 il cieco per procurargli una donna per la sera stessa.
 Il cieco, eccitato, torna a casa, si fa una doccia, si rade, si
 profuma, sistema la casa come può per renderla accogliente alla notte
 di fuoco che lo attende.
 Quando sente suonare alla porta, sempre più eccitato, apre e gli si
 presenta Paola, la donna procurata dall'amico.
 La fa accomodare, e in uno stato di eccitazione altissima, la sua
 immaginazione galoppa, comincia a fare una raffica di domande:
 - Dimmi Paola, come sei vestita?
 La donna risponde che ha indosso scarpe con tacchi a spillo, una
 minigonna, una camiciola e non porta intimo.
 Il ragazzo è in estasi, chiede a Paola di togliersi le scarpe e le
 mostra la camera da letto.
 Quando entrano, la fa accomodare sul letto e le chiede ti togliersi
 gonna e camicetta.
 Paola è nuda, distesa sul letto, il ragazzo cieco vorrebbe iniziare a
 toccarla, ma vuole godersi questi momenti magici e fa domande sempre
 più piccanti, fino a quando chiede a Paola:
 - Paola, ormai ci conosciamo bene, siamo in confidenza.
 Posso permettermi di chiederti una cosa?
    E lei:
 - Certo!
 - Li fai i 69 ?
 Paola dolcemente risponde:
 - Esattamente a luglio di quest'anno!