Oggi 30 novembre festa della Toscana...dedicata a una fiorentina doc...
Florentia
Sei, Firenze, la mia città natale,
detta Florentia, da remota altezza,
che al mondo hai sciolto il nodo universale
dei parametri d’umana bellezza.
In veste di cittadino globale
rifletto, sulla via della vecchiezza,
certo che la mia anima ha arricchita
viver tra le tue mura la mia vita.
D’ingegno umano la vista è nutrita
in mezzo ai monumenti ed ai decori,
negli interni la volontà è rapita
negli affreschi dai nitidi colori.
Non s’è ricchezza nel tempo smarrita
e son raccolti nei musei i tesori
che alla cittadinanza fiorentina
affidò l’Elettrice Palatina.
Le sono grato: ricca è la vetrina
degli avi che ne fecero la storia.
Diversa è nel presente la dottrina.
Prima all’arte affidavano lor gloria,
ora ti usano come una latrina,
di te fan merce con spocchiosa boria.
Quelli ci hanno lasciato il tondo Doni,
questi intasan le vie con i gipponi.
Oggi han nome Ligresti, Biagi e Cioni,
non dormon nelle celle di San Marco,
ti guardano bottino da predoni,
non lascian nulla, fosse solo un parco.
Son sottosopra da molte stagioni
le vie, sempre ingolfate e senza varco.
Non so se riuscirò in vita mia
a veder circolar la tramvia.
Penso sempre rasenti la follia
spostarmi ovunque con la bicicletta
tra buche e toppe sparse per la via
immettendo ai polmoni aria infetta.
Nel fare il mio bilancio tuttavia
la mia sentenza è chiara, salda e netta:
sono felice e ringrazio il destino
d’avermi fatto nascer fiorentino.
30 novembre 2011
11 novembre 2011
VITA
Ho imparato....che nessuno è perfetto.Finché non ti innamori.Ho imparato... che la vita è dura...Ma io di più!!!Ho imparato...che le opportunità non vanno mai perse.Quelle che lasci andare tu....le prende qualcun altro.Ho imparato...che quando serbi rancore e amarezzala felicità va da un'altra parte.Ho imparato...Che bisognerebbe sempre usare parole buone....Perchèdomani forse si dovranno rimangiare.Ho imparato...che un sorrisoè un modo economico per migliorare il tuo aspetto.Ho imparato...che non posso scegliere come mi sento...Ma posso sempre farci qualcosa.Ho imparato...chequando tuo figlioappena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno....ti ha agganciato per la vita.Ho imparato...che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.Ho imparato....che bisogna godersiil viaggio e non pensare solo alla meta.Ho imparato...che è meglio dare consigli solo in duecircostanze...Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.Ho imparato....che meno tempo spreco...più cose faccio.
07 novembre 2011
SENZA PAROLE
E' finito in manette Federico Negri, uno degli amici di Gabriele Sandri presenti nell'autogrill vicino ad Arezzo dove il giovane tifoso della Lazio fu ucciso l'11 novembre 2007 da una pallottola sparata da un poliziotto.
Negri è stato arrestato a Roma dai carabinieri poco prima di Lazio-Parma, durante un controllo nell'area dello stadio Olimpico. Nella sua auto aveva coltelli, martelli e altri oggetti pericolosi: per lui l'accusa è di porto di oggetti e armi atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive.
Durante il controllo all'interno di una delle due macchine, dove si trovavano Negri, che ha 42 anni, un 34enne di Parma e un minorenne, è uscito fuori un piccolo arsenale. Sono stati trovati infatti cinque martelli, un manganello telescopico, due coltelli da cucina (uno con lama da 20 centimetri), due coltelli a serramanico, due chiavi inglesi, cinque aste lunghe un metro, tra cui alcune di metallo, due pinze, oltre ad adesivi con la scritta "Spaccarotella infame" e ad una bandiera.
BRONI:LA FABBRICA CHE UCCIDE
La città lombarda ha il record dei morti per patologie legate alla lavorazione dell'amianto in rapporto al numero di abitanti. Colpa della Fibronit, una fabbrica che ha chiuso vent'anni fa ma che continua a uccidere, con una media di 40 vittime all'anno, 700 in tutto finora, e che dovrebbe essere al più presto bonificata. Due gli ostacoli: i soldi, 27 milioni di euro, che non ci sono; le discariche speciali per stoccare i trecentomila metri quadrati di materiale velenoso che restano nell'azienda, che sono ancora soltanto in progetto
L'azienda si chiamava Fibronit, sorge a pochi passi dal centro di Broni e ha cambiato insegna vent'anni fa. Ma continua a fare strage: prima degli operai che si riempivano i polmoni di polvere d'amianto, poi delle loro mogli che lavavano i panni da lavoro, oggi dei loro figli. Quaranta morti all'anno, perché in quello stabilimento ci sono ancora trecentomila metri quadrati di materiale da bonificare
Perchè mi chiedo io...si buttano via milioni di milioni di euro per delle cazzate...e non si fa qualcosa per fermare questo omicidio di massa?
04 novembre 2011
LA MAMMA DEI COGLIONI E' SEMPRE INCINTA
COSA DIRE DI QUESTA NOTIZIA:
VALE LA LEGGE OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE?
SE VALE DATEMI UNA PALA...CI PENSO IO
N.B. HO PUBBLICATO LA FOTO DEL RITROVAMENTO SOLO PERCHE' SI HA ORMAI LA CERTEZZA CHE JERRY STA BENE E CHE NON HA RIPORTATO DANNI PERMANENTI DA QUESTA ORRIBILE AVVENTURA!!!
A DESENZANO
Cane sepolto vivo, salvato dopo 2 giorni
Jerry adesso sta bene. Il «padrone» è stato denunciato
Sepolto vivo. Una supplizio di un sadismo patologico quello scelto dal padrone di Jerry. Il cagnolino è stato salvato dalla polizia locale di Desenzano del Garda dopo quasi due giorni di tortura. La segnalazione ai vigili è arrivata a mezzogiorno del primo novembre: un cittadino ha sentito dei lamenti provenire da un appezzamento di terreno, in aperta campagna. Sul posto è stata inviata una pattuglia di agenti che ha notato un avvallamento coperto da un cumulo di laterizi, senza udire alcun gemito. Solo dopo alcuni minuti un flebile lamento, proveniente da sotto le macerie, ha spinto i vigili a scavare togliendo ghiaia e forati per una profondità di mezzo metro sotto il livello del terreno.DOPO UNA COSA DEL GENERE VIENE DA CHIEDERSI...CHI E' L' ANIMALE?...
Sotto le macerie, sepolto vivo, giaceva un cane di razza bretone di colore bianco e rossiccio, con entrambi gli occhi coperti da una benda. Jerry, questo il nome del cane, respirava a fatica, era completamente immobile, gli occhi all’infuori. Subito un’altra pattuglia di vigili ha portato dell’acqua, visto che l’animale era fortemente disidratato. Il cane è poi stato affidato alle cure dei veterinari dell'Asl. Le indagini hanno portato in poche ore all’identificazione del proprietario del cane che ha ammesso di avere sepolto il suo animale 40 ore prima. Il desenzanese è stato deferito all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali (artt. 544 ter e 727 del C.P.): la polizia locale ha sottolineato al pm di turno la particolare crudeltà con cui era stato sepolto vivo l’animale. Jerry, sottoposto alle cure del canile sanitario di Brescia (al quale è stato affidato dal giudice) non è in pericolo di vita. Tra pochi giorni verrà affidato al canile di Desenzano. In attesa di un padrone meno cane.
L'ente nazionale protezione animali intanto annuncia che si costituirà parte civile: «Apprendo con orrore e sgomento che a Desenzano un uomo ha letteralmente sepolto vivo il cane sotto cinquanta centimetri di sassi e laterizi, abbandonandolo a sè stesso per quasi due giorni. Questo è un fatto di una gravità inaudita che purtroppo conferma come, nonostante i passi avanti compiuti dal nostro Paese in materia di tutela e protezione degli animali, continuino a sussistere pericolose sacche di inciviltà e intollerabile crudeltà». Lo dichiara il presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi. L'Enpa «si costituirà parte civile nel procedimento a carico dell'indagato.».
VALE LA LEGGE OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE?
SE VALE DATEMI UNA PALA...CI PENSO IO
N.B. HO PUBBLICATO LA FOTO DEL RITROVAMENTO SOLO PERCHE' SI HA ORMAI LA CERTEZZA CHE JERRY STA BENE E CHE NON HA RIPORTATO DANNI PERMANENTI DA QUESTA ORRIBILE AVVENTURA!!!
RIFLESSIONI
Proprio ieri ho scritto due righe sull'argomento proposto dalla Barbara in merito a quest'ondata di atti violenti che la cronaca ci ripropone purtroppo ogni giorno, ed avevo espresso il mio disagio attraverso un'arrendevolezza che sconfina nella resa.....
Poi questa mattina arrivo in ufficio vado sulla mia posta elettronica e trovo una mail della mia Amica Susanna......rimango senza parole. Che meravigliosa notizia mi ha dato: è diventata nonna!!!! Tanti pensieri vanno e vengono nella mia mente: il tempo che è trascorso, sembra ieri quando proprio io insegnavo a camminare al suo Giancarlo, o quando lo portavo a spasso con il marsupio e lo spacciavo per mio figlio!!! Era meraviglioso, con i suoi occhioni azzurri sempre sorridente e tranquillo!!!
Noi persone adulte calcoliamo il tempo che passa da quando ci nascono i figli.....e con loro ci portiamo dentro tutte le speranze per qualcosa di migliore; siamo certi che accadrà qualcosa di meglio e la quotidianità in cui viviamo diventa piu' sopportabile. Forse è innato in noi per riuscire ad affrontare le cose peggiori nel migliore dei modi....Allora nonostante tutto, nulla è perduto; le cose di cui parlavamo ieri succederanno ancora, ma noi faremo il possibile e cresceremo le nuove generazioni con il lume della ragione, con pazienza, insegnando loro la bontà, l'altruismo, la pazienza, la tolleranza e molto altro ancora.
Ecco, ci voleva l'arrivo del piccolo Gabriele per rinnovare in me la speranza che non deve mai mancare e per ricordarmi quanto è bella l'Amicizia che ho con sua nonna che nonostante la distanza ed il tempo non si è mai affievolita.
Benvenuto al piccolo Gabriele!!!!
PS "piccolo" si fa per dire: 4.3 kg di uomo!!!!
Raffaella
BLOG DI BENEDETTA PARODI
Stasera se la Lella mi da il suo benestare preparò una cena mex
con fajitas di pollo...
e ho trovato questa ricetta
INGREDIENTI
½ cipolla
½ peperone
400 gr di petto di pollo
il succo di 1 limone
2 tortillas
sale
salsa worchester qb
semi di cumino qb
olio
Per la marinata:
- il succo di 1\2 limone
- 1 lattina di birra
PREPARAZIONE
Dividere a striscioline il pollo e poi lasciarlo marinare in una ciotola con il limone e la birra. Tagliare a listarelle il peperone e la cipolla e farli cuocere sulla griglia (l’ideale è usare la bistecchiera , altrimenti va bene anche una padella antiaderente). Quando il peperone e la cipolla sono cotti, unire la carne sgocciolata dalla sua marinata. Farla cuocere a fuoco vivace aggiustando con la salsa Worchester, il limone, il sale e il cumino. Nel frattempo scaldare nel forno a 180° per pochissimi minuti le tortillas (da portare in tavola coperte da un panno in modo che restino calde) e servire la carne direttamente sulla bistecchiera, accompagnata dalle salsine e dalle tortillas. Ognuno potrà riempirle a piacere
vi segnalo anche il blog ...se volete curiosare
http://benedettaparodiblog.corriere.it/
con fajitas di pollo...
e ho trovato questa ricetta
INGREDIENTI
½ cipolla
½ peperone
400 gr di petto di pollo
il succo di 1 limone
2 tortillas
sale
salsa worchester qb
semi di cumino qb
olio
Per la marinata:
- il succo di 1\2 limone
- 1 lattina di birra
PREPARAZIONE
Dividere a striscioline il pollo e poi lasciarlo marinare in una ciotola con il limone e la birra. Tagliare a listarelle il peperone e la cipolla e farli cuocere sulla griglia (l’ideale è usare la bistecchiera , altrimenti va bene anche una padella antiaderente). Quando il peperone e la cipolla sono cotti, unire la carne sgocciolata dalla sua marinata. Farla cuocere a fuoco vivace aggiustando con la salsa Worchester, il limone, il sale e il cumino. Nel frattempo scaldare nel forno a 180° per pochissimi minuti le tortillas (da portare in tavola coperte da un panno in modo che restino calde) e servire la carne direttamente sulla bistecchiera, accompagnata dalle salsine e dalle tortillas. Ognuno potrà riempirle a piacere
vi segnalo anche il blog ...se volete curiosare
http://benedettaparodiblog.corriere.it/
NONNA SUSANNA
Ci uniamo alla gioia della nostra Amica Susanna che il 14 ottobre è diventata nonna
del bellissimo Gabriele, un pargolo di 4,310 kg.
(la nostra solidarietà va alla mamma Elisa!!! )
Tanti tanti auguri ai genitori (Elisa e Giancarlo), ai nonni e allo zio!!!
03 novembre 2011
MA STANNO TUTTI DANDO FUORI DI TESTA?
Ogni giorno si legge...
"moglie sgozza l'amante e l'abbandona in un parcheggio",
"marito ammazza il marito dell' amante a fucilate",
"litigio tra padre e figlio, il padre ammazza il figlio o viceversa",
"uomo suona il clacson e viene aggredito"...
Ma in che cazzo di mondo viviamo???
Scusate l'espressione colorita...ma sinceramente
non me ne vengono altre.
Siamo tutti così esasperati da dover mettere in pericolo la nostra vita e quella degli altri?
Siamo così frustrati da trovare sollievo solo con la rabbia?
C'è stato un periodo in cui si diceva che orde di Albanesi e Rumeni avevano invaso con la violenza le nostre strade...adesso ci siamo uniformati anche noi?
E' vero la crisi toglie benessere e dunque stabilità e sicurezza, ma se non reagiamo in modo positivo che possibilità abbiamo?
02 novembre 2011
DAI GARLASCO...FAI GIRARE LA RUOTA DELLA SFIGA!!!
Un’altra sconfitta per il Garlasco Quinto ko nelle ultime sei gare
Il Garlasco non sfigura nel palcoscenico del "Breda". La capolista Pro Sesto passa con merito, ma il Garlasco ha dato non pochi grattacapi alla corazzata brianzola. Il vantaggio dei padroni di casa arriva già al 16'.
Punizione battuta velocemente nella tre quarti garlaschese, sul vertice dell'area riceve palla Scavo che con un diagonale rasoterra batte Brunacci. Al 23' la Pro Sesto raddoppia. I brianzoli si involano in contropiede sulla sinistra, Scavo pesca Damiano appostato in area: 2-0. Il Garlasco non si intimorisce. Anzi cerca di mettere in difficoltà la capolista. Il frutto sperato arriva al 38'. In seguito a un calcio d'angolo nasce un batti e ribatti su cui è lesto a avventarsi Beltrami: il suo tiro dal limite dell'area è il giusto connubio di potenza e precisione, Bestetti è battuto. Nel finale di tempo però i brianzoli si riportano avanti di due reti. Il tiro di Damiano da fuori viene sporcato da Barbieri, Brunacci è battuto. Nel secondo tempo la Pro Sesto cerca la goleada. Il Garlasco contiene e prova a rendersi pericoloso sulle ripartenze. Così come accade al 12' quando Vignati si invola sulla fascia destra e liberarsi per il tiro: la sua conclusione è parata, ma sulla respinta di Bestetti arriva per primo Bilardo che accorcia le distanze. Il punteggio non cambierà più fino alla fine.
Per il Garlasco è la quinta sconfitta nelle ultime sei partite (durante le quali i gialloblu hanno raccolto solo un punto) e domenica prossima il calendario non sorriderà ancora alla squadra di Maggi: trasferta ad Inveruno.
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